Pianosa è la più bassa isola dell’arcipelago, un pianoro alto al massimo 29 metri sul livello del mare. L’isola presenta una superficie di 10,25 kmq ed un’estensione costiera di 26 km ed appartiene al Comune di Campo nell’Elba. Finora inaccessibile alle attività subacquee, a partire dal 17 luglio 2013 sono stati aperti 4 siti di immersione di straordinaria bellezza. La fruizione delle boe d’immersione è gestita dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano ed è consentita solo a centri diving autorizzati e a guide ambientali subacquee della Regione Toscana. L’isola di Pianosa è inaccessibile da molti anni. Il divieto di avvicinarsi entro il miglio marino dalle sue coste ha permesso all’ambiente marino di svilupparsi in assenza di fattori antropici di disturbo. L’ambiente bentonico è principalmente ricoperto da Posidonia oceanica. Tutti e quattro i siti d’immersioni sono caratterizzati dalla presenza di folte praterie di quest’importantissima pianta superiore che in alcuni tratti riesce ad estendersi anche in verticale. I punti d’immersione sono stati scelti al limite di una cigliata che segue il profilo delle coste dell’isola e scende più o meno verticale dai 16-18 metri di profondità fino ai 40-45 metri. La verticalità e la diversa esposizione alla luce ha reso possibile l’insediamento di diverse specie di pesce. Ampi anfratti con l’ingresso nascosto da lunghe foglie di Posidonia rappresentano la tana ideale di Cernie di grosse dimensioni. Anfratti più profondi rivolti verso nord lasciano spazio a banchi di Corvine che alternano lenti movimenti fra la sabbia e la roccia verticale. Nuvole di castagnole, boghe e acciughe danzano insieme per fuggire agli attacchi fulminei di barracuda e giovani dentici per niente intimoriti dalla presenza dei subacquei. La straordinaria limpidezza delle acque, correnti regolari e la verticalità delle pareti al confine con il pianoro, sono peculiari caratteristiche che arricchiscono la biodiversità della zona. In pochi metri si mescolano habitat diversi: dalle prateria di Posidonia, alle grotte, giù fino alla sabbia. Nella colonna d’acqua sopra di essa nuotano spesso aquile di mare alla ricerca di una zona proficua per la caccia ai crostacei nascosti proprio sotto di essa. Soprattutto verso la fine dell’estate abbiamo la possibilità di osservare specie di pesci che amano nuotare nel blu come ricciole e tonni che si avvicinano alla ricerca di cibo in questi bassi fondali distanti dalla costa.
E’ possibile visitare il paradiso subacqueo di Pianosa tramite diving autorizzati dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Sul sito www.islepark.it puoi trovare l’elenco dei diving accreditati e il calendario 2014.
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